Codice etico mediazioni
Di seguito il Codice Etico in vigore presso l’organismo di mediazione Ar-Tus S.r.l. accettato, sottoscritto e applicato da tutti i mediatori civili che operano all’interno dell’organismo.
Articolo 1. Il mediatore iscritto si obbliga a rispettare il presente Codice Etico e il Regolamento di ARTUS srl, nonché il D. lgs. 28/2010 e i successivi Decreti attuativi, in quanto compatibili con il Regolamento e, in ogni caso, qualora contengano precisi obblighi a suo carico con particolare riferimento agli obblighi di indipendenza, imparzialità, neutralità, riservatezza, tirocinio e aggiornamento.
Articolo 2. Prima dell’inizio del procedimento, il mediatore deve:
- verificare di essere competente e di avere tempo sufficiente a gestire il procedimento;
- verificare di essere imparziale, indipendente e neutrale
Per imparzialità, si intende l’attitudine soggettiva del mediatore a non favorire una parte a discapito dell’altra durante lo svolgimento della mediazione;
Per indipendenza, si intende l’assenza di qualunque legame oggettivo tra il mediatore, le parti e i loro consulenti;
Per neutralità, si intende la posizione del mediatore che deve essere disinteressato rispetto all’esito della mediazione
- sottoscrivere una dichiarazione di imparzialità;
- contattare personalmente le parti, qualora lo ritenga opportuno, per favorire l’adesione al procedimento di mediazione.
Articolo 3. Durante il procedimento il mediatore deve:
- informare le parti delle finalità e natura della mediazione, del ruolo di tutti i partecipanti e dei loro obblighi, in particolare in materia di riservatezza;
- verificare che le parti abbiano compreso quanto indicato al punto precedente e prestino il loro consenso a rispettare tali obblighi;
- organizzare gli incontri stabilendo tempi e modi tali da consentire la partecipazione di tutti;
- essere cortese, paziente e riservato favorendo un sereno confronto tra i partecipanti alla ricerca di una soluzione condivisa e evitare di intimorire o anche soltanto condizionare le parti, in particolare anticipando valutazioni sull’esito di un possibile giudizio;
- agire, e dare sempre l’impressione di agire, in modo imparziale rispetto alle parti e rimanere neutrale rispetto alla soluzione della lite;
- informare immediatamente il Responsabile dell’Organismo qualora sopravvengano circostanze che gli impediscano di rimanere imparziale/neutrale o possano farlo apparire non più tale;
- formulare una proposta di accordo, solo qualora le parti congiuntamente lo richiedano, dopo avere verificato di disporre di informazioni sufficienti e nel rispetto delle norme imperative e dell’ordine pubblico;
- prendere atto della volontà delle parti o di una di esse di non conciliare, nonostante il tentativo di ricerca di un accordo, e chiudere la mediazione senza fare pressioni alle parti;
- verificare, qualora le parti raggiungano un accordo, che sia stato raggiunto sulla base di un consenso informato e esse ne abbiano compreso tutti i termini.
Articolo 4. Il mediatore deve mantenere riservata ogni informazione relativa al procedimento, compreso il fatto che la mediazione è in corso o si è svolta; le informazioni ricevute da una parte, non dovranno essere rivelate all’altra senza il consenso della prima, a meno che non sia imposto dalla legge o determinato da motivi di ordine pubblico.
Articolo 5. Il mediatore deve rispettare le comunicazioni organizzative del Responsabile di Ar-Tus srl e fornire ogni chiarimento utile in merito all’organizzazione del procedimento.
Articolo 6. Il mediatore non può accettare alcun compenso direttamente dalle parti né prendere accordi al riguardo direttamente con le parti.
Articolo 7. Il mediatore non deve avere, né prima, né durante il tentativo di mediazione:
- relazioni personali e lavorative con una o più parti, personalmente o tramite ente/associazione;
- un interesse finanziario o di altra natura, diretto o indiretto al risultato della mediazione.